Il Carnevale dei Ragazzi di Formigine: un’importante testimonianza storica e culturale

Nato nel 1957, grazie al giovane cappellano Don Carlo Bertacchini che ebbe l’idea di coinvolgere bambini e ragazzi in un momento di festa, il Carnevale dei Ragazzi di Formigine è diventato, nel corso degli anni, una manifestazione di grande richiamo. Dal 1979, è l’Associazione Carnevale dei Ragazzi che gestisce e organizza uno degli eventi più seguiti a livello provinciale e che coinvolge tutte le frazioni del territorio, insieme alle Scuole e alle Associazioni di volontariato, soprattutto nella creazione dei carri allegorici che animano la tradizionale sfilata.

La leggenda narra che la città di Formigine sia stata fondata da un gruppo di zingari accampati in questo territorio intorno all’anno 980 e, a partire da questo aneddoto, sono state create le tradizionali maschere formiginesi della Zingaraia, con il Re e la Regina, che ogni anno organizzano il bivacco davanti al Castello e aprono ufficialmente il corteo mascherato.

Il carnevale non è soltanto un’occasione di divertimento spontaneo e gioioso, ma si inserisce a pieno titolo all’interno dei fermenti culturali della città come espressione di originalità artistica popolare capace di coinvolgere direttamente tutti i cittadini, grazie ad una serie di eventi rivolti ad adulti e bambini, come le speciali visite guidate gratuite al Museo del Castello o le letture animate in collaborazione con la Biblioteca Matilda.

Gli appuntamenti del Carnevale dei Ragazzi prendono il via ogni giovedì grasso con il primo corteo e i piatti tipici della tradizione formiginese, frittelle di baccalà, gnocco fritto, polenta e costaiola e maccheroni al ragù, che si possono gustare negli spazi antistanti al Castello fin dalle prime ore del mattino. La manifestazione si snoda attraverso altri due cortei mascherati che ospitano i carri allegorici partecipanti, le maschere tradizionali e la famosa Famiglia Pavironica, e si conclude ufficialmente ogni martedì grasso con la premiazione delle maschere e dei carri milgiori.