Una storia lunga 1000 anni
La storia di Formigine si lega indissolubilmente a quella del suo castello. Edificato dal Comune di Modena nel 1201 a seguito di una sconfitta da parte delle truppe del rivale Comune di Reggio Emilia, sorse nei pressi di un antico villaggio. I dati emersi dalla campagna di scavo diretta dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, permettono di retrodatare l’abitato intorno al X secolo, collegandolo alla presenza di una chiesa dedicata a S. Bartolomeo e al cimitero circostante.
Con l’avvento degli Adelardi e del capitano della guardia Azzo da Castello, le strutture difensive duecentesche furono trasformate. Nel 1405 Nicolò III d’Este investì Marco I Pio di numerosi possedimenti nella zona pedecollinare modenese, tra cui Formigine, come testimoniano i cinquantasette affreschi nella Sala delle Vedute del vicino Castello di Spezzano. Proprio durante il dominio dei Pio, la rocca assunse l’attuale struttura: accanto alla fortificazione medievale, detta rocchetta, venne costruito il palazzo marchionale, dimora dei Signori di Carpi, e la torre dell’orologio, sede pubblica del governo. La popolazione fu trasferita progressivamente all’esterno delle mura e la chiesa divenne cappella signorile.
Nel 1599 la morte senza eredi di Marco III Pio determinò il passaggio di Formigine agli Estensi, che lo detennero fino al 1648, quando fu ceduto al marchese Mario Calcagnini, funzionario ducale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Formigine e il suo castello furono duramente colpiti dai bombardamenti aerei. Nell’immediato dopoguerra, l’Amministrazione comunale acquisì l’intero complesso per recuperarlo e adattarlo a residenza municipale, ma dopo circa cinquant’anni le sue condizioni non erano ottimali. Gli uffici comunali vennero così trasferiti per permettere un importante restauro, che ha reso l’intero complesso aperto a tutti coloro i quali desiderino visitarlo.